Pagine Zen 133

maggio / agosto 2024
“Dipinto di attività femminili - bonsai”, 1905, collezione privata. Chikanobu “Bonsai” da Fujin Shoreishiki no zu (Etichetta femminile), trittico – 1905
Sommario
  • Il bonsai nel Giappone di periodo Meiji
  • 如幻 Nyogen Come un sogno
  • Sulla via dello Zen e dell'arte marziale La mia esperienza
  • Sulle tracce della divinità cinese
  • Neko mon amour Il gatto e il Giappone
  • Emaki Un breve profilo storico
  • Quando gli animali parlano Antropomorfismo e censura nel periodo Edo
  • Il complesso tombale coreano di Koguryŏ
  • Ikebana svelato
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Il complesso tombale coreano di Koguryŏ

Scritto da Jinelle Vitaliano -
Il complesso tombale coreano di Koguryŏ

Koguryŏ, rappresenta il più grande dei Tre Regni in cui l'antica Corea era divisa fino al 668 d.C.. Secondo mitiche narrazioni, tradizionalmente il regno di Koguryŏ fu fondato nel 37 a.C., nei pressi del bacino del fiume Tongge nella Corea settentrionale dal leggendario Chumong, capo di una delle tribù Puyŏ.

Koguryŏ ha origine da Puyŏ e il suo fondatore è Chumong. La madre, figlia di Habaek, fu imprigionata dal re di Puyŏ. Un raggio di sole la raggiunse e la seguì, seppure lei cercasse di evitarlo. Rimase incinta e dopo non molto mise al mondo un uovo della grandezza di cinque misure. Il re di Puyŏ diede l’uovo in pasto ai cani, ma essi non lo mangiarono. Né vollero mangiarlo i maiali. Lo gettò sulla strada, ma i cavalli e i buoi non lo calpestarono. Lo gettò nel campo e gli uccelli lo protessero con le loro piume. Cercò poi lui stesso di romperlo, ma non vi riuscì e finì per restituirlo a sua madre, che lo fasciò e lo tenne al caldo, finché non si ruppe il guscio e venne fuori...
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Pagine Zen 132

gennaio / aprile 2024
Anziano del clan Nabeshima. Rotolo verticale dipinto a inchiostro e colori su seta. Si distingue l’impugnatura della spada, alla quale si accompagna un ventaglio nella mano destra. Opera di scuola Tosa databile tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo
Sommario
  • 苗 Miao Costumi e gioielli dalla Cina del Sud
  • Hagakure Una nuova ideologia per i samurai di Edo
  • 正名 Zhèngmíng Rettifica dei nomi
  • Colori e design dal Giappone Un percorso tra arte, storia e letteratura
  • Daoyin L’antica arte cinese della salute e della longevità
  • Il tatuaggio punitivo in Cina e in Giappone
  • La lacca rossa intagliata al Museo d'Arte Orientale di Venezia. Dalla Cina al Giappone
  • Hwang Chini, Hŏ Nansŏrhŏn e Shin Saimdang Tre poliedriche artiste coreane del periodo Chosŏn
  • Shōbōgenzō Zuimonki Eihei Dōgen, Discorsi informali
  • "Onibaba" di Rossella Marangoni Il mostruoso femminile nell’immaginario giapponese
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Hwang Chini, Hŏ Nansŏrhŏn e Shin Saimdang

Scritto da Jinelle Vitaliano -
Hwang Chini, Hŏ Nansŏrhŏn e Shin Saimdang

È limitativo definire queste tre artiste con il solo appellativo di “poetesse”, poiché il loro sublime genio si estese in molteplici ambiti artistici: componimenti poetici, calligrafia e pittura...

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Pagine Zen 131

settembre / dicembre 2023
Katsushika Hokusai, “Montagne su montagne”, da “Cento vedute del monte Fuji”, 1834.
Sommario
  • Giappone e montagne (seconda e ultima parte) Sacralità, inclusione e alterità
  • 關 (関) KAN, seki Sbarra di legno usata per chiudere la porta, barriera, limite, chiudere
  • Mostri femminili I tanti volti delle sirene giapponesi
  • Scuola Ohara L'ikebana tra antiche tradizioni e nuove prospettive
  • Ninja: il volto nascosto Dipanare la nebbia che avvolge i guerrieri ombra del Giappone
  • Bagliori dorati Lacche giapponesi del Museo d'Arte Orientale di Venezia
  • Cina La carta e i libri senza carta
  • Teatro coreano La suggestiva arte del P’ansori
  • Sotto l’ombrello a Tokyo Frammenti di vita giapponese
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Teatro coreano

Scritto da Jinelle Vitaliano -
Teatro coreano

Fra i generi teatrali coreani, il più noto e apprezzato in tutto il mondo è il P’ansori (판소리), riconosciuto e tutelato dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità.

Il termine può essere tradotto come "rappresentazione vocale su palcoscenico".

L’inizio di queste rappresentazioni risalirebbe al XVIII secolo (la prima data sicura è il 1754), nella regione del Chŏlla e poi diffusosi gradualmente nel resto della Penisola, creando una perfetta armonia tra musica, canto, letteratura e teatro.

Lo scopo principale di queste rappresentazioni fu quello di istruire il popolo attraverso l’espressiva recitazione cantata, la narrazione di storie derivate dalla tradizione letteraria popolare coreana.

Nel passato vi erano un totale di dodici storie rappresentate. Sfortunatamente, oggi solo...

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Eroi dalla Corea

Scritto da Jinelle Vitaliano -
Eroi dalla Corea

Anche se poco conosciuto in Occidente, l'ammiraglio coreano Yi Sun-sin (1545-1598) è una figura molto importante della storia coreana.

Le sue innovazioni tecnologiche hanno dato il via a una rivoluzione nelle strategie navali, non solo nazionali, alla forza navale e allo stile di combattimento "moderno".

Queste grandi innovazioni consentirono alla Corea di respingere una serie di invasioni giapponesi ordinate dal daimyō Toyotomi Hideyoshi dal 1592 al 1598.

Yi Sun-sin nacque ad Hansŏng (antico nome della capitale, l’odierna Seoul) da una famiglia aristocratica il 28 aprile 1545. Nel 1566 iniziò lo studio delle arti militari coreane: tiro con l'arco, equitazione e spada. Si trattava di un interesse alquanto insolito per un uomo appartenente all'élite coreana, che all'epoca considerava il servizio militare un'occupazione inferiore.

La sua forza e la sua resistenza furono notate per la prima volta nel 1572 quando, durante gli esami militari...

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Pagine Zen 130

maggio / agosto 2023
Eiheiji (1244), il tempio di Dōgen.
Sommario
  • La Via del Buddha secondo Dōgen
  • 道生一 Il dao produce l'Uno Godere le arti
  • Sadayakko, la Duse del Giappone Cronache della prima tournée di teatro giapponese in Italia (1902)
  • Yukio Mishima: “Abito da sera”
  • La banalità del bello Estetica ed etica nella poetica haiku
  • Giappone e montagne (prima parte) Sguardi, potere e alterità
  • Eroi della Corea L’invincibile ammiraglio Yi Sun-sin (1545-1598)
  • Flora Japonica Franz Von Siebold, Kawahara Keiga e la classificazione scientifica della natura
  • Yan Geling Autrice tra due mondi
  • Saigoku Il pellegrinaggio giapponese dei 33 templi
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Pagine Zen 129

gennaio / aprile 2023
Torii Kiyohiro (attivo circa 1737–76), Cinque popolari attori nel ruolo dei Cinque Otokodate in "Ume Wakana Futaba Soga”, stampa da matrice di legno, 1755. Esempio di machiyakko.
Sommario
  • I kabukimono Ho vissuto troppo a lungo! Eccesso e provocazione nel Giappone del XVII secolo
  • Yóu yú yì 游於藝 Godere le arti
  • Suzuki Shōsan (1579 - 1655) Lo Zen e l’ideale del guerriero
  • Pregiate sonorità Gli strumenti musicali del teatro nō nella collezione del Museo d’Arte Orientale di Venezia
  • Nihon fūzokue Mode e luoghi nelle immagini del Giappone Edo-Meiji. Le silografie policrome della collezione Coronini / Cronberg di Gorizia
  • La Corte coreana tra luce e oscurità La Principessa Hyegyǒng e le cronache del sangue versato (Hanjung-nok, 한중록)
  • Il pattinaggio artistico su ghiaccio in Cina Origine e evoluzione
  • Kyōto Butoh-kan Il primo teatro al mondo dedicato alla danza butō
  • Lo Shaolin Kung Fu La modernità (seconda e ultima parte)
  • Yōkai Le antiche stampe dei mostri giapponesi
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La corte coreana tra luce e oscurità

Scritto da Dalila Bruno -
La corte coreana tra luce e oscurità

Ci troviamo nel regno di Chosǒn (조선 朝鮮), nel lontano 1805. Una donna di 70 anni si accinge a terminare un manoscritto mentre i colori dell’alba segnano l’inizio di una nuova era: la principessa Hyegyǒng (혜경궁 풍산 홍씨, 惠慶宮 豊山 洪氏1735 – 1816) ha appena finito di raccontare la sua verità.

L’invenzione dell’alfabeto Hangŭl (한글) nel 1443 da parte del re Sejong (세종대왕, 世宗大王 1397 – 1450) aveva ampiamente contribuito allo sviluppo della letteratura, rendendo quest’ultima accessibile a tutti i membri della popolazione.

Nonostante l’importanza di tale evento fosse innegabile, la classe aristocratica cercò di ostacolare in ogni modo l’utilizzo del nuovo alfabeto in ambito letterario, prediligendo...

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Pagine Zen 128

settembre / dicembre 2022
Tsukioka Yoshitoshi, “Taira no Koremochi sconfigge la donna demone sul monte Togakushi”, 1887, xilografia su carta, dittico oban, Art Institut of Chicago. (Rielaborazione)
Sommario
  • Momijigari La prima pellicola della storia del cinema giapponese (1899)
  • Cerca, esplora a fondo.
  • Lo Shaolin Kung Fu La tradizione (prima parte)
  • L'influenza degli stilisti giapponesi d'avanguardia sulla moda italiana
  • Ming La dinastia dei letterati
  • Ikkyū Sōjun Lo zen della disobbedienza
  • Architettura moderna in Giappone Costruire il futuro
  • I motivi decorativi tessili giapponesi nella Cina repubblicana Verso la modernità
  • Hwarang I ragazzi fioriti di Silla
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Hwarang

Scritto da Jinelle Vitaliano -
Hwarang

Il termine hwarang (in coreano 화랑, hanja 花郞) viene tradotto letteralmente come “ragazzo fiorito”. Nel VI secolo, il regno coreano di Silla (57 a.C.- 935 d.C.) vide l'emergere di un'organizzazione unica, con funzioni altrettanto uniche, che ruotava intorno ai giovani uomini del regno, cercando di dar loro una formazione basata su diversi tipi di istruzione, allo scopo di creare un'élite ben strutturata.

Le fonti primarie per la conoscenza degli Hwarang sono piuttosto limitate, ma ci danno implicazioni molto interessanti.

I loro ideali erano plasmati alla luce di virtù e pratiche provenienti da diverse fonti, religiose e ideologiche, principalmente attinte dallo sciamanesimo coreano, ma anche da altre fonti non autoctone, il buddhismo, il confucianesimo e il taoismo. L'organizzazione era di carattere militare, ma non solo; nella società di Silla essi svolgevano anche funzioni religiose ed educative...

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